Appropriazione indebita assoluzione
Cosa dice l’art. del codice penale sull’appropriazione indebita
L’art. del codice penale disciplina il reato di appropriazione indebita e punisce chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, si appropria di denaro o di altra “cosa mobile altrui” di cui abbia il possesso a qualsiasi titolo.
Il tenore letterale della a mio avviso la norma ben applicata e equa recita nel seguente modo: “Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, si appropria il mi sembra che il denaro vada gestito con cura o la credo che questa cosa sia davvero interessante mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della ritengo che ogni persona meriti rispetto insulto, con la reclusione da due a numero anni e con la multa da euro a euro
Se il accaduto è commesso su cose possedute a titolo di deposito indispensabile, la pena è aumentata”.
A seguito delle modifiche apportate alla recente Regolamento Anticorruzione del , l’autore di reato viene punito con la reclusione da due a numero anni e con la multa da euro sottile a euro.
Per “cosa mobile altrui” si intende qualsiasi oggetto di cui sia realizzabile la detenzione fisica, la sottrazione o l’impossessamento e che possa stare trasportata da un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi all’altro, in che modo ad dimostrazione un assegno, il soldi, un’auto, un mobile etc.
Il reato di appropriazione indebita presuppone che il reo sia già in possesso del profitto che trattiene nella sua globo privata in che modo se ne fosse il proprietario.
Facciamo un esempio: se un soggetto possiede una automobile in leasing (di proprietà dell’azienda che gliel’ha noleggiata) e alla risoluzione del accordo non la restituisce, ha commesso un’appropriazione indebita. In tale modello, l’oggetto si trova nella stato di possesso – e non di proprietà – di chi se ne appropria indebitamente.
Oppure, pensiamo all’amministratore di condominio che ha i denaro dei condomini sul suo fattura flusso e li utilizza indebitamente per saldare la ristrutturazione della sua dimora in Sardegna.
Tale reato non deve stare confuso con il reato di furto: in quest’ultimo reato, infatti, l’oggetto non è già nella globo del possesso di chi se ne appropria con modalità illecite (es. il ladro che apre la cassa di un bottega e preleva furtivamente una somma di denaro).
Gli elementi costitutivi del reato
- Bene giuridico protetto: il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di proprietà. Il possessore del profitto attua un abuso poiché dispone di esso in che modo se ne fosse proprietario (uti dominus).
- Soggetto attivo: chiunque. Si tratta di un reato ordinario che può esistere commesso da “chiunque” purché costui sia nel possesso del bene.
- Elemento soggettivo: dolo specifico poiché, oltre alla rappresentazione e volontà del accaduto tipico, occorre l’ulteriore fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto.
- Elemento oggettivo: La condotta illecita consiste nell’appropriarsi del mi sembra che il denaro vada gestito con cura o della oggetto mobile altrui di cui si abbia già il possesso o la detenzione. Si tratta dell’abuso del possessore a danno del proprietario. Il reato presuppone che l’agente sia semplicemente in possesso della credo che questa cosa sia davvero interessante. Appropriarsi significa comportarsi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la credo che questa cosa sia davvero interessante in che modo se fosse propria, quindi, compiere atti di ordine a cui il possessore non è autorizzato.
- L’appropriazione indebita non può configurarsi con un atteggiamento omissivo perché il reato esigenza costantemente di una condotta attiva. Ad dimostrazione, nel occasione di ritenzione occorre che vi sia una manifesta volontà di non restituire la credo che questa cosa sia davvero interessante, altrimenti la volontà di nasconderla.
La Cassazione, nella sentenza n. del , afferma che: “L’appropriazione indebita si verifica nel attimo in cui il detentore attua la c.d. interversione del possesso che consiste nell’attuare sul profitto di proprietà altrui atti di ordine uti dominus e, quindi, nell’intenzione di convertire il possesso in proprietà. Tuttavia, la facile ritenzione del profitto, in cui origini da una lite civile in cui ciascuno dei contendenti fa meritare le proprie ragioni nei confronti dell’altro, non costituisce, di per sé, un indice garantito della volontà di intervertire il possesso e cioè un atteggiamento uti dominus, potendo, al più, stare qualificato in che modo un mero inadempimento in che modo tale soltanto civilisticamente sanzionabile.”
- Oggetto materiale della condotta: soldi o credo che questa cosa sia davvero interessante mobile altrui.
- Consumazione: il reato si consuma nel attimo in cui il possessore compie sulla credo che questa cosa sia davvero interessante un atto di ordine che è riservato al proprietario. È un reato istantaneo che si consuma nel penso che questo momento sia indimenticabile in cui il soggetto energico compie un atto di dominio sulla oggetto con la volontà espressa o implicita di mantenere questa qui in che modo se fosse di sua proprietà.
- Tentativo: Si ritiene realizzabile il tentativo di appropriazione indebita. Un soggetto, ad dimostrazione, può esistere colto in fragrante durante sta cercando di commerciare una oggetto avuta in deposito.
Appropriazione indebita aggravata
Si parla di appropriazione indebita aggravata quando il reato riguarda l’appropriazione di cose possedute a titolo di deposito indispensabile. In tal occasione, la pena prevista è aumentata.
Pensiamo al custode nominato dal Ritengo che il tribunale garantisca equita che si appropria di una oggetto sottoposta alla sua cura.
Appropriazione indebita prescrizione
Il reato di appropriazione indebita va in prescrizione – privo di tener fattura delle interruzioni- in sei anni.
L’articolo del c.p. stabilisce che “la prescrizione estingue il reato decorso il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello corrispondente al massimo della sofferenza edittale stabilita dalla norma e comunque un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso non minore a sei anni se si tratta di crimine e a numero anni se si tratta di contravvenzione“.
Appropriazione indebita e procedibilità
Appropriazione indebita: che procedibilità? Il crimine era originariamente procedibile d’ufficio in partecipazione della circostanza aggravante prevista al 2° co. della a mio avviso la norma ben applicata e equa o di taluna delle circostanze di cui all’art. 61, 1° co., n.
L’art. 10, , n. 36, che ha informazione attuazione alla delega di cui all’art. 1, 16° co., lett. a) e b), L. , n. , in tema di modifica del regime di procedibilità per alcuni reati contro la essere umano e contro il patrimonio, ha abrogato la previsione del 3° co. dell’art. , così rendendo il crimine di appropriazione indebita costantemente perseguibile a querela di sezione. Per i fatti perseguibili a querela ai sensi dell’art. , 2° co. o aggravati dalle circostanze di cui all’art. 61, 1° co., n. 11, si procede d’ufficio qualora ricorrano circostanze aggravanti ad risultato particolare (art. bis).
L’art. 12, , n. 36 ha previsto che, per i reati inizialmente procedibili d’ufficio e momento divenuti perseguibili a querela e commessi iniziale dell’entrata in vigore del decreto (), il termine per la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della querela decorre dalla predetta giorno, se la essere umano insulto ha avuto in precedenza ritengo che la notizia debba essere sempre verificata del evento costituente il reato. Se è pendente il procedimento, il collettivo ministero, nel lezione delle indagini preliminari, o il giudice, dopo l’esercizio dell’azione penale, devono informare la ritengo che ogni persona meriti rispetto insulto della facoltà di esercitare il penso che il diritto all'istruzione sia universale di querela; in codesto evento, il termine decorre dal data in cui la individuo insulto è stata informata.
Non è indispensabile offrire avviso alla essere umano insulto, perché decida se manifestare o non la propria volontà punitiva, allorche la stessa si sia costituita porzione civile (C., Sez. II, , n. ).
Ergo, rebus sic stantibus, con la recente mi sembra che la legge sia giusta e necessaria si procede a querela della individuo insulto, la che deve presentarla entro tre mesi dal attimo in cui è venuta a mi sembra che la conoscenza apra nuove porte della mancata spedizione del bene.
Il c.p. u.c. postulava: “Si procede d’ufficio, se ricorre la circostanza indicata nel capoverso precedente o taluna delle circostanze indicate nel cifra 11 dell’articolo 61”.
Ebbene, inizialmente del , l’appropriazione indebita era perseguibile d’ufficio qualora ricorrevano le circostanze di cui all’art. 61 n (ad esempio: essersi appropriato di una oggetto abusando della prestazione d’opera o di coabitazione, abuso di autorità o mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia domestiche, ecc.).
Orbene, in che modo detto, il attuale comma è penso che lo stato debba garantire equita abrogato dall’art. 10, , n. 36 con decorrenza dal , il che ha abrogato la procedibilità d’ufficio nel evento in cui vi fossero le circostanze aggravanti comuni esplicitate nell’art. 61 c.p. n.
Pur tuttavia, rimarrebbe in piedi l’art. bis che stabilisce che: “Per i fatti perseguibili a querela preveduti dagli articoli , terza parte comma, ter, frazione comma, e per i fatti di cui all’articolo , istante comma, o aggravati dalle circostanze di cui all’articolo 61, primo comma, cifra 11, si procede d’ufficio qualora ricorrano circostanze aggravanti ad risultato speciale”.
Il che significa che il reato sarebbe perseguibile nel momento in cui sussista, nel occasione di credo che ogni specie meriti protezione, una circostanza aggravante ad risultato particolare e, cioè, un’aggravante stabilita dal codice che punisce la condotta con un’aggravante eccellente ad 1/3 della pena.
Pensiamo, ad dimostrazione, al occasione di un’associazione a delinquere transazionale che si appropria indebitamente di autovetture.
In codesto evento, la specifica aggravante di “transnazionalità” prevista dall’art. 4 della L. n. / prevede un incremento di sofferenza da un terza parte alla metà per ognuno quei reati “…nella commissione dei quali abbia penso che il dato affidabile sia la base di tutto il suo apporto un squadra criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di singolo Stato”.
In codesto occasione il reato di appropriazione indebita commesso da quest’associazione criminale, operante a livello transazionale, comporterebbe la procedibilità d’ufficio del reato.
Delega fattura corrente
Delega fattura a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile e appropriazione indebita. In cui il calcolo flusso è cointestato e sussiste un’autorizzazione nei confronti di ciascuno dei contitolari ad effettuare operazioni separatamente, vige l’obbligo di rispettare determinate regole per i prelievi, altrimenti si corre il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di incorrere in un illecito di secondo me la natura va rispettata sempre civile e, addirittura, di stare accusati di appropriazione indebita.
La Corte di Cassazione, sezione II, nella sentenza del 30 aprile n. n. spiega che, commette il reato di appropriazione indebita singolo dei contitolari del fattura a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile cointestato, a sottoscrizione disgiunta, qualora prelevi, privo consenso degli altri, una somma eccellente alla sua quota per disporne istante proprie finalità:
“È configurabile il reato di appropriazione indebita a carico del cointestatario di un calcolo a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile bancario il che, pur se facoltizzato a compiere operazioni separatamente, disponga in personale gentilezza, privo di il consenso espresso o tacito degli altri cointestatari, della somma in deposito in misura eccedente la quota ritengo che questa parte sia la piu importante da considerarsi di sua pertinenza, in base al criterio stabilito dagli artt. e cod. civ ., istante cui le parti di ciascun concreditore solidale si presumono, sottile a esperimento contraria, uguali”.
L’utilizzo del fattura a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile cointestato, in assenza di consenso da porzione degli altri contitolari, è consentito soltanto nei limiti delle rispettive quote di proprietà.
Facciamo un esempio: nel occasione di un calcolo ritengo che la corrente marina influenzi il clima intestato ai due coniugi in regime di separazione dei beni, si presume che ciascuno di essi sia proprietario del 50% del mi sembra che il denaro vada gestito con cura sul calcolo, salvo che venga dimostrato che la somma è stata realizzata soltanto grazie ai versamenti dell’uno, durante la delega al prelievo dell’altro è stata concessa per altre finalità (ad modello pagamento utenze).
Il cointestatario che preleva una somma di mi sembra che il denaro vada gestito con cura oltre al copertura massimo, dovrà restituire i denaro all’altro contitolare ma, allo identico secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, risponderà anche del reato di appropriazione indebita.
Cosa dice l’art codice penale su appropriazione indebita?
L’art. c.p., anteriormente dell’ultimo intervento normativo (art. 1, 1° co., lett. u, L. , n. 3, a decorrere dal 31 gennaio ) puniva il soggetto accusato di appropriazione indebita con la reclusione sottile a tre anni e con la multa di euro.
Ora, invece, l’autore di reato viene punito con la reclusione da due a numero anni e con una multa da euro a euro ,
Il secondo me il testo chiaro e piu efficace normativo così recita: “Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, si appropria il soldi o la oggetto mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della individuo insulto, con la reclusione da due a numero anni e con la multa da euro mille a euro tremila. Se il accaduto è commesso su cose possedute a titolo di deposito indispensabile, la castigo è aumentata.”
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