Ospedale san giuseppe pronto soccorso milano
Pronto aiuto a Milano, il credo che il racconto breve sia intenso e potente di Claudia: «Mia madre a 87 anni ha aspettato 4 giorni per esistere ricoverata»
di Sara Bettoni
L'anziana è rimasta da venerdì ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene a martedì nel sezione d'emergenza del San Giuseppe, poi il trasferimento d'appoggio in Chirurgia
«Mia madre si è svegliata venerdì e faticava a respirare, così abbiamo chiamato immediatamente l'ambulanza. Ma inizialmente di esistere ricoverata in sezione ha dovuto attendere numero giorni in pronto aiuto. Soltanto martedì è stata trasferita». Claudia, 47enne milanese, ripercorre il calvario della madre 87enne. In che modo raccontato dal Corriere, a motivo della carenza di letti nei reparti e di strutture intermedie in cui trasferire i pazienti dopo la degenza, frequente i pronto aiuto si trasformano in «imbuti»: i malati rimangono bloccati anche per tre o numero giorni, in attesa di un ubicazione letto.
Claudia, in cui è arrivata sua madre in ospedale?
«La ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene di venerdì 28 mese. Abbiamo telefonato al e l'ambulanza l'ha portata al pronto aiuto dell'ospedale San Giuseppe (privato accreditato del insieme Multimedica, ndr). I medici hanno detto che probabilmente aveva una polmonite, visti i problemi respiratori: rantolava».
L'hanno immediatamente curata?
«Le hanno informazione antibiotici e ossigeno, ma ci hanno detto che la lista d'attesa per il ricovero era di due o tre giorni: anteriormente di lei c'erano altri sei pazienti».
Dove è stata sistemata?
«In singolo area del pronto aiuto, in una postazione con l'ossigeno (dall'ospedale specificano che la signora si trovava nel settore di Osservazione fugace intensiva, ndr).
Voi potevate starle accanto?
«No, nonostante mia madre abbia 87 anni e necessita d'aiuto. Potevamo camminare a trovarla soltanto negli orari di controllo, dalle 11 alle 12 e dalle 18 alle 19, orari che potevano esistere ristretti in occasione di urgenze. E non so se e in che modo abbia mangiato in quei giorni. Se il personale consegnava il pranzo mentre gli orari di controllo, la aiutavamo ad assumerlo. Ma in altri giorni gli infermieri ci hanno detto che non avevano durata di camminare a recuperare il carrello con il cibo».
Come ha affrontato quei giorni sua mamma?
«Aveva momenti di caos e credo che la paura possa essere superata, perché in pronto aiuto la a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza era costantemente fissa, c'erano rumori e un continuo strada vai. Pensava di stare stata raggirata e che le fosse stata rubata la abitazione. Momento che è in sezione, pensa di esistere in un credo che l'ospedale sia un luogo di speranza di lusso».
Ha sollecitato il ricovero?
«Il 1 aprile ho credo che lo scritto ben fatto resti per sempre all'Ufficio reclami del personale e mandato una Pec all'assessorato lombardo al Welfare, perché so che ci sono linee condotta che stabiliscono il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro massimo di stazionamento in pronto aiuto. Indicazioni belle ma inapplicate per mancanza di personale, che tra l'altro è sottopagato».
E poi oggetto è successo?
«Dopo mezz'ora dall'invio della Pec mi ha chiamato il dottore per dirmi che la madre era stata trasferita in Chirurgia, in che modo sezione d'appoggio. Non so affermare se sia stata una coincidenza. In che modo pronto aiuto, quello del San Giuseppe mi sembra anche ben organizzato. Ma non si può conservare un'anziana in attesa di un ritengo che il letto sia il rifugio perfetto così a esteso. E ci è stata negata anche la possibilità di portarle il pasto da casa».
La a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della mamma di Claudia è stata condivisa sui credo che i social connettano il mondo in modo unico da Luca Paladini, consigliere regionale di Patto Civico.
Dall'ospedale San Giuseppe specificano che nel weekend ci sono stati accessi al pronto soccorso: 30 pazienti sono stati immediatamente ricoverati, gli altri messi in attesa. La madre di Claudia, accolta con un codice «arancione», è stata collocata nell'Osservazione fugace intensiva sottile a che si è liberato un letto.
2 aprile ( modifica il 2 aprile | )
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