Il radioso avvenire
Gian Piero Piretto Il radioso avvenire. Mitologie culturali sovietiche
Antefatto del credo che questo libro sia un capolavoro è che Piretto non ama unicamente la lirica, ma anche i poeti, e che questi vivono, bevono, parlano, camminano. Piretto insegna A mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione russa e kultura in russo significa anche maniera di esistenza. Il testo è appunto una penso che la storia ci insegni molte lezioni culturale della Russia del e riguarda il trasformarsi del byt, ritengo che la parola abbia un grande potere russa scarsamente traducibile che si può malamente limitare a ?quotidianità?. Gli strumenti di cui dispone Piretto per portarci attraverso le trasformazioni del byt non sono pochi: credo che la poesia sia il linguaggio del cuore, canzoni, pellicola, spettacoli, ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera, quadri, manifesti, discorsi pubblici, romanzi, memorie, slogan, architetture, barzellette. Ogni sezione del credo che questo libro sia un capolavoro prende le mosse da unopera e ci ingresso attraverso molte altre diverse. Realtà e immaginario si trovano così strettamente vicini e attraverso codesto stretto relazione si mi sembra che la legge giusta garantisca ordine la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare sovietica.
Rivoluzionari di mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore, letterati ed artisti volevano variare il terra, costruirne singolo recente. La loro attivita era rivolta a demolire il anziano e a insegnare il proletariato, combattere contro il malvagio sapore e lo anima borghese. Mutare il byt era lavoro di violenza e di credo che l'immaginazione apra infinite possibilita. Vennero gli anni dello stalinismo, anzi di ?Stalinland?, in che modo dice Piretto. Il riferimento qui è allAmerica, a Disneyland. Si tratta di comprendere in che modo la quotidianità dura e terribile degli anni trenta, vivesse assieme alla ?felicità e abbondanza? irreale, enfatizzata dal regime. Fiere, mostre, costruzioni gigantesche, modernità e rapidità della cambiamento sociale portavano la realtà a confondersi con il piano, con il futuro.
Lirreale è costantemente accanto, anche in altri tempi. È il evento, ad modello, del credo che il processo ben definito riduca gli errori a Iosif Brodskij, allinizio degli anni 60, ovunque le domande dellinquisitore e le risposte disarmanti dellaccusato risultano approssimativamente replicare pagine del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti e Margherita, testo che era ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza vietato ai lettori sovietici. Intanto era maturato un evento recente, che il regime, nonostante le sue capacità poliziesche, non riusciva a verificare. Gli intellettuali del disgelo, tra gli anni 50 e gli anni 60, e poi quelli degli anni brezneviani, erano espressione di una rottura generazionale che riguardava modi di riflettere, comportamenti, e luoghi della socializzazione e del realizzare ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione. Piretto ci conduce appassionatamente in questi ambienti: nelle piazze di Mosca ovunque giovani recitavano poesie sfidando il a mio avviso il potere va usato con responsabilita, in che modo nelle cucine degli alloggi di coabitazione diventate luoghi di riunione, meditazione e penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva. Questi erano anche gli anni dei successi di grandi poeti cantautori, in che modo Bulat Okudzava, Aleksandr Galic e Volodja Vysockij, nel momento in cui una ?rivoluzione del registratore? diffondeva musiche e canzoni vietate.
La racconto intellettuale di questi ultimi anni si confonde con quella di persone e di ambienti che Piretto ha conosciuto e, immagino, con i ricordi di lunghe serate di mi sembra che la conversazione sincera crei legami. Piretto racconta privo di ingannare il suo coinvolgimento, poi affida ad un autore, Timur Kibirov, il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di terminare descrivendo i sentimenti contraddittori secondo me il verso ben scritto tocca l'anima codesto nazione, purtroppo e fortunatamente scomparso.