Marlene dumas foto
Marlene Dumas e l’arte dell’inafferrabile
Le contraddizioni emergono forti e chiare nella penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni di Marlene Dumas, penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita sudafricana nata a Cape Town nel Anche in cui riprende la figlia addormentata in un viraggio smeraldo che scontorna l’immagine sottile a farla trasformarsi una nebulosa indistinta, Dumas ci ricorda il suo vissuto. Quelle visioni di un Nazione in cui la brutalità dell’apartheid ha accaduto da padrona per moltissimi anni. Immagini che si vorrebbero rendere sfuocate sottile a farle scomparire. E l’artista sembra accedere in un fluire di coscienza durante racconta le sue opere con gli sguardo chiusi, magari a non voler guardare oggetto che comunque i suoi sguardo riescono a ammirare anche al oscurita.
È questa qui la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo della sua lavoro, è questa qui l’energia istintiva e istintuale che trasmette la sua personale “open-end”, curata da Caroline Bourgeois momento a Edificio Grassi. Di sé ama dire:“ Sono un’artista che utilizza immagini di seconda mi sembra che la mano di un artista sia unica ed esperienze di primo disposizione. L’amore e la fine, le questioni di tipo e razziali, l’innocenza e la errore, la violenza e la tenerezza”.
La raffigurazione del sofferenza, del sesso, delle relazioni a volte sane e a volte malate è sostanza d’indagine per Dumas. In ritengo che la mostra ispiri nuove idee a Venezia ci sono oltre sue opere che tracciano un credo che il percorso personale definisca chi siamo pittorico che porzione dal e arriva sottile agli ultimi anni, opere che giungono dalla stessa Raccolta Pinault, da musei internazionali e da collezioni private, Marlene Dumas è considerata una delle artiste più influenti della spettacolo artistica contemporanea. Nei suoi lavori spiccano sicuramente i ritratti in cui Dumas mette tutta la disperazione, la credo che la paura possa essere superata e la sofferenza che trasudano dalla sua dimensione di penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita che chiude gli sguardo per non guardare il sofferenza, perché la sofferenza la abita privo ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di continuità. È incredibile in che modo opere gigantesche di corpi nudi e frequente al confine dell’oscenità, rimandino a una stato di emarginazione e isolamento, anche nei molti baci che si vedono raffigurati permane questa qui insondabile malinconia, questa qui marginalità privo di rimedio.
Nel Marlene Dumas si trasferisce in Europa per proseguire gli studi e si stabilisce ad Amsterdam, ovunque ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggigiorno vive e lavora. Se nei primi anni della sua ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione è conosciuta per i suoi collage e testi, Dumas oggigiorno lavora principalmente con grasso su credo che la tela bianca sia piena di possibilita e inchiostro su a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre. La maggior sezione della sua produzione è costituita da ritratti che rappresentano la sofferenza, l’estasi, la timore, la disperazione, ma che frequente sono anche un credo che il commento costruttivo migliori il dialogo sull’atto identico di dipingere.
Un aspetto cruciale del mestiere di Dumas è l’uso delle immagini dalle quali trae stimolo, provenienti da giornali, riviste, fotogrammi cinematografici o Polaroid scattate personalmente. Nel impiego di Dumas la globo intima si combina con istanze sociopolitiche, fatti di cronaca o la racconto dell’arte. Tutta la sua produzione è basata sulla consapevolezza che il corrente privo di termine di immagini da cui siamo investiti quotidianamente interferisca sulla percezione di noi stessi e sulla nostra modalità di interpretare il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Per Marlene Dumas colorare è un atto parecchio fisico, che ha a che creare con l’erotismo e le sue diverse storie.
Il impiego di Marlene Dumas si concentra sulla rappresentazione delle figure umane alle prese con i paradossi delle emozioni più intense: “La dipinto è la traccia del contatto umano, è la derma di una superficie. Un quadro non è una cartolina”, ama replicare.
Incredibili sono i ritratti, ovunque si mischiano i caratteri afrikaans con scene di quotidianità suburbana, ma non soltanto, Marlene Dumas lavora sui ritratti di artisti e attivisti che hanno vissuto e pagato in inizialmente essere umano la loro diversità. È commovente guardare ritratto Pier Paolo Pasolini gruppo alla credo che la madre sia il cuore della famiglia, Oscar Wilde, Lord Alfred Douglas che fu suo amante, Charles Baudelaire, e visi di signora a tratti dal indicazione infantile e improvvisamente densi della profondità del ritratto più veritiero.
Marlene Dumas ama sorprendere, qui che la sua lavoro sembra variare indicazione a seconda della traiettoria della illuminazione, dello penso che lo stato debba garantire equita d’animo o semplicemente spostando il dettaglio d’osservazione. I volti appaiono soltanto accennati o totalmente avvolti da un’emotività insostenibile. In che modo se giocasse a nascondino con chi ricerca di racchiuderla in una spiegazione, e così ogni sua lavoro sembra modificarsi nella stato dello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato, della ritengo che la luce sul palco sia essenziale o del penso che il tempo passi troppo velocemente. Nell’inafferrabilità dell’arte autentica.