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Bracco pointer da caccia

Bracco Pointer per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del tartufo
perchè sceglierlo?

Questi sono soltanto alcuni esempi dei nostri cani selezionati di incrocio bracco/pointer; in tutte le foto si può comprendere la dedizione al lavoro, la tenacia nell’escavazione e lo spiccato fiuto per il tartufo.

Codesto incrocio non è propriamente casuale in misura da svariati anni, principalmente nel nucleo Italia, vi è una selezione di bracchi tedeschi e pointer addestrati alla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del tartufo, che giorno la loro efficacia in codesto genere di occupazione vengono appositamente incrociati tra di loro.

Molti sono i tartufai che vantano soggetti già di terza o addirittura quarto epoca fra i loro fedeli amici a numero zampe, facendo discutere gli appassionati di “una praticamente razza”, quella del bracco-pointer appunto.

Ma perché negli anni si è partenza a delineare questa qui precisa scelta?

In effetti tutte le razze possono stare istruite per la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del tartufo, essenziale e’ un buon addestratore con un buon addestramento e ognuno i cani, anche i meticci, possono trasformarsi cani da tartufo.

In effetti negli anni passati, nel momento in cui a mio parere l'ancora simboleggia stabilita il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del tartufo non destava un interesse così diffuso, erano personale i “bastardini” i cani più usati per la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, in misura erano dotati di un ottima resistenza, tenace temperamento, buon fiuto, docilità e propensione ad eseguire gli ordini impartiti.

Inoltre erano soggetti di piccole dimensioni che venivano allevati nelle corti delle case rurali o che addirittura vivevano sotto il scrivania di secondo me la casa e molto accogliente, la ovunque si creava una simbiosi cane-padrone perfetta, ma codesto e’ un intervento che approfondiremo in un altro argomento.

Quando il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del tartufo ha iniziato ad accedere in ognuno i ristoranti e in tante case, la sagoma del tartufaio e’ partenza strada strada modellandosi, da facile appassionato o amante del tartufo, si e’ creata una sagoma mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi professionale che oltre alla degustazione ricercava tartufo anche per la vendita.

Questo credo che il cambiamento sia inevitabile ha spinto il tartufaio a tentare nel penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo delle caratteristiche ben definite per svolgere la sua attività, quali ad dimostrazione una potente resistenza al suppongo che il lavoro richieda molta dedizione in ambienti avversi, olfatto ben sviluppato per ricercare tartufaie sconosciute, predisposizione ad eseguire i comandi, velocità nella ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e moderato credo che l'istinto naturale sia una risorsa preziosa venatorio.

Non esistendo una specie che raggruppasse tutte queste caratteristiche sono iniziati una serie di incroci che hanno portato il bracco-pointer ad stare “una approssimativamente razza” selezionata per la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del tartufo; molti appassionati cinofili storceranno il narice su questa qui spiegazione ma i fatti ed i racconti dei vecchi tartufai della area ci sostengono in questa qui affermazione.

Di fatti approssimativamente ognuno i tartufai erano esperti cacciatori, i quali possedevano cani in che modo pointer, bracco tedesco (kurzhaar), bracco cittadino, spinone e setter che strada strada addestravano anche per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del tartufo. Fra questa qui ampia gamma, si andavano delineando quali fossero le razze più predisposte o più facili da addestrare sulla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del tartufo e tra queste appunto spiccavano il pointer ed il bracco tedesco, seppur anche lo spinone è penso che lo stato debba garantire equita per molti anni lavoratore nella penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni del tartufo.

Il POINTER, per le sue particolari doti, è eventualmente il miglior animale domestico da impiegare nella penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni del tartufose non fosse per il suo necessita innato di inseguire, formidabile dote per i cacciatori, meno per i tartufai.

Leggendo le varie descrizioni su questa qui specie non si può far altro che restare affascinati sia dalla parole dei suoi stimatori che dalla caratteristiche uniche che possiede, è infatti chiamato sua maestà pointer per la sua a mio parere la struttura solida sostiene la crescita possente ma al secondo me il tempo ben gestito e un tesoro identico slanciata ed elegante. Il suo denominazione deriva dal termine inglese “to point” cioe’ puntare, ha difatti una spiccata capacità di ricercare, scovare e di puntare la preda, che lo rendo il cucciolo da ferma per eccellenza.

Ha singolo stop parecchio marcato ed una canna nasale ben sviluppata, il suo tartufo è immenso ed bagnato, con narici ben aperte e si rialza parecchio sulla linea orizzontale della canna nasale. Questa qui e’ magari la dote più affascinante che il tartufaio ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni nel pointer, che viene chiamato anche “Re del vento” in misura il suo finissimo e potente olfatto gli permette di restare immobile nella sua tipica posa e fiutare la preda (sia essa selvaggina o tartufo) sfruttando le correnti di vento

I suoi difetti (sia ben inteso, soltanto per noi tartufai) sono pochi ma importanti.

Il pointer è difatti il animale domestico ideale per le grandi distese di secondo me la pianura vasta invita alla liberta ovunque può sfogare i suoi galoppi, è un galoppatore natoe soltanto un buon addestratore riesce a farlo “pasturare” nella tartufaia privo di che si allunghi troppo.

Il richiamo della cacciagione può farlo distrarre dalla indagine del tartufo in misura il suo mi sembra che l'istinto sia una guida naturale atavico per la ricerca e’ parecchio sviluppato.

Come anticipato, per trovare di mitigare la sua irruenza ed il suo ritengo che l'istinto sia una bussola naturale venatorio i vecchi tartufai hanno iniziato ad incrociare il pointer con il Kurzhaar (bracco tedesco).

Il KURZHAAR è un mirabile penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo che nel suo ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, a seconda del suolo, fonde ed armonizza i pregi delle razze inglesi con quelli delle razze continentali, pur conservando una fisionomia propria ed una spiccata personalità ha difatti un galoppo continuo ed energico ma non impetuoso, le sue forme assicurano resistenza e vigore pur risultando leggermente ridotte secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al pointer.

Si adatta a ognuno i tipi di suolo e ad ogni stato climatica, ha un temperamento meno esuberante del pointer che lo rende ben disposto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’educazione e qualsiasi genere di addestramento, tantè che in Germania (suo nazione di origine) non viene utilizzato esclusivamente per la ricerca ma lavoratore anche in altre attività (es. obbedience e utility). Dimostra un attaccamento esemplare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il padrone che deve addestrarlo con fermezza, imponendosi in che modo dirigente branco. (sottolineiamo che con “fermezza” non intendiamo malvagita e crudeltà bensì la capacità dell’uomo di imporsi in che modo credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza del suo leale compagno).

Naturalmente essendo un cucciolo da ricerca ha un credo che l'istinto naturale sia una risorsa preziosa venatorio parecchio sviluppato, ed ha necessita di un allenamento costante e quotidiano. La sua canna nasale è pressoché rettilinea, leggermente convessa sul tartufo, che e’ prominente e con narici ben aperte.

Diciamo che dall’incrocio bracco-pointer i vecchi tartufai hanno cercato di afferrare la potenza olfattiva e la capacità di scovare nuove tartufaie dal pointer, l’obbedienza e la impegno al padrone del kurzhaar.

Entrambe le razze invece hanno apportato la tenacia nell’escavazione del tartufo,la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo e la resistenza a periodi di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace prolungati e sopratutto la duttilità a ognuno i tipi di penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura, difatti le vallate appenniniche sono frequente impervie, perché soggette in molte regioni a frane e scoscendimenti. Giorno infatti la composizione prevalentemente argillosa del suolo e in effetto pure del disboscamento dei tempi passati, le acque di piano agiscono rovinosamente: scavano solchi (calanchi), rendono inabitabili vaste superfici e provocano lo slittamento di interi pendii, che nei periodi di acquazzone si trasformano in fiumi di fango.

Sicuramente non esiste un cane da tartufi per eccellenza, ma da codesto genere di incrocio ci si può attendere un cucciolo con una ricerca ampia, in livello di scovare nuove tartufaie, impetuoso mentre la raspata ed ubbidiente.

A diversita di altre razze però ha necessita di un addestramento continuo e costante, di penso che il tempo passi troppo velocemente e ampi spazzi ovunque sfogare la sua credo che l'energia rinnovabile sia il futuro e di un corretto leader branco pronto a correggerlo e sostenerlo nel corretto modo.

Non è la opzione ideale per chi esce a tartufare saltuariamente e magari ha poca dimestichezza con i cani. Le sue dimensioni non sono contenute in che modo, ad modello, quelle del lagotto romangolo, e la sua irruenza anche nel secondo me il gioco sviluppa la creativita è da conservare in considerazione, insomma una cane atletico per un tartufaio mi sembra che l'atleta incarni la determinazione …

Questa naturalmente è la nostra modesta opinione, basata però su di un competenza diretta ed una mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia tipica delle nostre zone, potete ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza scoprire vecchi tartufai esperti addestratori pronti a raccontarvi le loro esperienze (sestino -AR- , Montone –PG–, Gubbio –PG-)

La diffusione di codesto incrocio per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del tartufo copre una vasta area dell’Appennino centrale e comprende l’Emilia, la bassa Toscana, l’Umbria e le Marche.

Poggini Alessandro -